Latina è una città del Lazio di 116.576 abitanti (fonte istat 30/04/2008), capoluogo dell'omonima provincia. Fu fondata il 30 giugno 1932 e inaugurata il 18 dicembre 1932 con il nome di Littoria. Nel 1946 assunse il nome di Latina.
Sede vescovile, è situata nel cuore della pianura pontina, a
Latina sorge nel cuore dell'Agro pontino, in un territorio in larga parte pianeggiante. La città si trova a pochi chilometri dal Mar Tirreno e dai rilievi montuosi dei Monti Lepini.
Il suo territorio comunale, fra i più vasti del Lazio, comprende anche numerosi "borghi di fondazione", centri creati durante la bonifica delle paludi, che anticamente lo ricoprivano. Una parte del suo territorio fa parte delle aree tutelate del Parco Nazionale del Circeo, di cui costituisce l'estremo lembo settentrionale.
- Urbanistica
Della struttura fortemente razionalista si conserva il piano regolatore del centro di fondazione realizzato dall'architetto Oriolo Frezzotti, ovvero una forma ottagonale con vie che si snodano intorno alle due piazze centrali di Piazza del Popolo e Piazza della Libertà.
Rimangono, della struttura iniziale, una ventina di edifici, monumenti e piazze, tra cui alcuni a firma di Duilio Cambellotti e Angiolo Mazzoni, oltre al già citato Frezzotti, ma la città ha avuto un forte sviluppo negli anni Sessanta - Settanta che secondo alcuni ha snaturato l'impianto urbanistico iniziale.
A differenza di quanto previsto all'epoca della fondazione, la città si è allargata piuttosto etereogeneamente: in direzione del mare (sud-ovest) si sono sviluppati quartieri dormitorio con scarsi servizi al cittadino a causa di una piano regolatore desueto e mai rinnovato dagli anni '70 (storicamente, l'inizio della speculazione edilizia a Latina): questi quartieri sono ufficialmente denominati "Nuova Latina" e "Nascosa" anche se la popolazione latinense spesso li indica con i loro vecchi nomi, rispettivamente "Q4" e "Q5". Verso la statale Appia (Via Epitaffio) e verso Borgo Piave, ovvero verso i monti Lepini e verso Roma, il territorio è caratterizzato da uno sviluppo di carattere agricolo-industriale (via Epitaffio) e industriale-commerciale (via Piave).
Nasce intorno al Quadrato la prima cellula di un borgo agricolo che diventerà Città. La visita a Littoria di Benito Mussolini e di Orsolini Cencelli, allora presidente dell'Opera Nazionale Combattenti. Il Lavoro dell'architetto Oriolo Frezzotti impegnato nel primo piano regolatore
La data di nascita ufficiale della città è il 18 dicembre 1932, Littoria viene alla luce con il suo centro urbano chiamato Quadrato che si formò attorno al primario nucleo eretto dai coloni e dai tecnici idraulici che operarono a lungo nella zona durante la bonifica. Oggi il Quadrato, il cui nome risale alla misura terriera utilizzata dai Romani, è ricordato con una piazza a testimonianza della prima cellula di Littoria.
La storia più recente segna le tappe della progressiva rivoluzione economica di quest'area: nata come città essenzialmente agricola, ha trasformato la sua fisionomia con le centinaia di poderi edificati dall'Opera Nazionale Combattenti e consegnati ai coloni sparsi nell'Agro bonificato. L'idea di realizzare una città al centro dell'area bonificata fu di Valentino Orsolini Cencelli, presidente dell'Opera Nazionale Combattenti, il quale riteneva l'esistente Cisterna troppo decentrata rispetto ai territori sanati dell'Agro. Di questa idea si convinse anche Benito Mussolini il quale, dopo aver visitato le opere e i lavoratori il 5 aprile del '32 insieme al Commissario Cencelli, incaricò di sviluppare il progetto l'architetto Oriolo Frezzotti. Il piano dei lavori e i progetti furono elaborati in maniera rapidissima, sollevando per questo anche qualche critica, ma la bontà del lavoro fu sottolineata dal fatto che il progettista aveva tenuto in grande conto la logistica della viabilità territoriale e la morfologia del territorio. Littoria nacque inizialmente come un centro agricolo indissolubilmente legato all'area produttiva circostante visto che la sua finalità non si esaurisce al perimetro del nucleo urbano ma si dilata a tutto il territorio. Il piano elaborato da Frezzotti, applicando un modello radialconcentrico, collegava organicamente Littoria ai Borghi, raccordando gli insediamenti alla viabilità di servizio e di attraversamento territoriale dell'area bonificata, a partire dal trivio in località Cancello di Quadrato, cui facevano riferimento prima del 1918 i vari edifici di una delle aziende Caetani, poi acquisite dal Consorzio di Bonifica di Piscinara. Per il trivio passava il primo tratto della ferrovia che i Caetani avevano costruito nei primi anni del '900, finalizzata alla realizzazione delle reti viarie.
Attraversata o sfiorata dai maggiori canali di bonifica: quello delle Acque Medie, delle Acque Alte (canale Mussolini) e di Rio Martino, la città si è sviluppata secondo una pianta ottagonale con le strade diramate a raggiera dal centro, motivo conduttore del Piano Regolatore dell'architetto Oriolo Frezzotti.
Dal semplice borgo di servizio alla bonifica, Littoria diventò centro rurale nel 1932, centro comunale nel 1933 e capoluogo di provincia nel 1934. Mutato nel
- Posa della prima pietra
Orsolini Cencelli fonda la nuova città di Littoria il 30 giugno del 1932. Il clamore suscitato dalla posa della prima pietra, non piace a Benito Mussolini il quale boicotta la cerimonia.
Il 29 giugno del 1932 sulla stampa nazionale esce con clamore la notizia della posa della prima pietra di una nuova città che verrà fondata il giorno successivo nelle redente paludi pontine.
Benito Mussolini, contrariato da questa attenzione che andava contro la politica antiurbana del regime, contattò il Cencelli intimandogli di evitare cerimonie.
Il Commissario, trascurò l'ordine del duce e il 30 giugno posò la prima pietra di quello che doveva essere un piccolo centro amministrativo, un piccolo villaggio con strutture in muratura. La cerimonia si svolse senza la presenza di Mussolini e dal giorno successivo i giornali nazionali ignorarono quanto stava accadendo nelle paludi pontine e anche nei documenti ufficiali di Littoria, la parola città viene sostituita con il termine comune.
Diversamente, la stampa estera esaltò la nascita di Littoria, una Città Nuova nata grazie al sacrificio e all'intelligenza degli uomini, per di più in un ambiente ostile come era quello delle paludi.
Il 18 dicembre del 1932 Littoria diventa il nuovo simbolo del regime fascista, dall'antica concezione di borgo agricolo si passa al nuovo status di città. Benito Mussolini dal balcone del municipio annuncia le tappe dello sviluppo.
Alcuni mesi dopo la posizione di Benito Mussolini è cambiata perché (dopo la grande approvazione suscitata dalla posa della prima pietra di Littoria) vede la possibilità di "cavalcare" l'eco positivo dell'inaugurazione, tanto che il 18 dicembre 1932 si reca a Littoria con uno straordinario impegno propagandistico per celebrare il primo nucleo della nuova città. Dal balcone del municipio, il duce, annunciò le tappe future dello sviluppo della fertile pianura che ha preso il posto delle paludi pontine con la fondazione di altre città (Sabaudia e Pontinia) e la costruzione di centinaia di altri poderi.
(clicca qui per leggere la trascrizione del discorso di Mussolini)
Dal 18 dicembre del 1932 dunque,
Seconda città della regione dopo Roma per numero di abitanti, è un importante centro agricolo (ortaggi, floricoltura, industria casearia), industriale (industria farmaceutica e chimica) e del terziario.
L'economia di Latina è una delle più sviluppate del Lazio ed è in forte crescita. I rischi per il futuro sono legati soprattutto all'aumento delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico cittadino. Al momento le “famiglie” pontine legate alla camorra napoletana e casertana sono alquanto deboli e l'azione della magistratura riesce a contenerne ed a contrastarne l'azione.
È sede distaccata dell'Università
Il comune comprende, oltre alla città di Latina, quattordici borghi rurali: borghi "di fondazione" che presero il nome dai luoghi di battaglia della prima guerra mondiale; infine agli estremi nord-est e sud-ovest del comune i quartieri suburbani di Latina Scalo e Latina Lido. Altri toponimi noti del territorio comunale sono: Acciarella, Capoportiere, Foceverde, Fogliano, Casale delle Palme, Novella, Casal Traiano, Piscinara Destra, Santa Fecitola. Una parte del territorio comunale appartiene al Parco Nazionale del Circeo.
Nel territorio comunale è inoltre presente l'aeroporto militare intitolato al capitano Enrico Comani e sede del 70° Stormo dell'Aeronautica Militare Italiana. Negli ultimi tempi si discute della possibile trasformazione dell'aeroporto militare in aeroporto civile "low cost" per alleggerire il traffico aereo dell'aeroporto di Ciampino.