BORGO SANTA MARIA
Il suo vecchio nome è Gnif Gnaf, parola onomatopeica tratta dal rumore degli stivali nel fango, quando il territorio dell' Agro pontino era occupato da vaste paludi, habitat ideale per la famigerata zanzara anofele, che diffondeva la malaria tra i pochi abitanti del luogo.
Con la bonifica delle paludi dell'Agro Pontino l'appoderamento ad opera dell'O.N.C. portò anche in questa località famiglie venete, emiliane e friulane, scelte per numero di elementi maschi in buona salute e adatta età lavorativa, qualità morali ed altro. Così nella zona di Gnif Gnaf arrivarono i Saggiorato, i Gardin, i Salvalaggio, i Cassanelli, i Menegoni, i Dalle Vedove, gli Alibardi, i Mambrin, i Dalla Libera, i Lovato ed altri.
Purtroppo al momento non sono disponibili altre notizie sulle origini e la storia di Borgo Santa Maria. Fortunatamente qualcuno ha pensato di lasciare al futuro le tracce del passato.
E' proprio uno dei Gardin "Luigi" che, spinto dalla voglia di riportare alla luce la memoria storica del suo Borgo, incomincia a ricercare immagini e testi dell'epoca. Dopo un lungo lavoro Luigi, nel Giugno 2007, pubblica grazie al contributo di Don Livio Di Lorenzo (parroco di Borgo Santa Maria) il risultato del suo impegno: la mostra storica-fotografica "Tracce" che pubblichiamo parzialmente.